Craxi, una forza comunicativa
che non c'è più

In un'intervista rilasciata nel 1996, Bettino Craxi dichiarò che si aspettava che qualcuno gli dicesse un ''grazie'' per quanto aveva fatto e per i ruoli di alta responsabilità che egli aveva ricoperto, nel corso della sua carriera politica, al fine di rappresentare al meglio il nostro Paese. Forse, la via è ancora lunga per comprendere storicamente questo leader. Tuttavia, la Storia non ha solamente i suoi tempi, purtroppo assai lenti, ma anche le sue verità. Ed è indubbio che Craxi sia stato l'ultimo vero leader della sinistra italiana e un ottimo presidente del Consiglio. Ma al di là della politica, Craxi era un uomo con un carattere e un carisma particolari, come hanno evidenziato i testi teatrali che ne hanno ripercorso gli ultimi anni di vita. (14 maggio 2011)


Ospiti

Lucio Barani, parlamentare del Pdl
Massimilano Perotta, autore e regista dello spettacolo teatrale Hammamet
Vitaliano Trevisan, autore dello spettacolo teatrale Una notte in Tunisia, interpretato da Alessandro Haber, in programmazione fino al 22 maggio a Roma al Teatro Quirino

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incontro con l'autore

Hammamet. Un dramma da ascoltare Il testo “Hammamet” dello scrittore siciliano Massimiliano Perrotta, con il quale abbiamo parlato nel corso della trasmissione, è disponibile anche in formato audiolibro. Il dramma dedicato alla controversa figura di Bettino Craxi sarà scaricabile, infatti, tramite download sui maggiori siti di distribuzione di audiolibri online (iTunes, Audible...). La voce di Roberto Pensa, nel ruolo di Bettino Craxi, è l'anima del dramma che si sviluppa come una rilettura autocritica fatta da sinistra degli anni in cui cadde la cosiddetta Prima Repubblica, e vede al centro la figura del leader socialista visto come uno dei più significativi e controversi uomini politici del Novecento italiano. Nel dramma - scritto con la consulenza storica di Mattia Feltri - si confrontano le ragioni e gli errori del leader milanese, ma anche le ragioni e gli errori di chi lo avversò e oggi prova a rileggere quegli anni con equanimità. È il narratore (Lorenzo Mercante) a rappresentare la sinistra autocritica: «Quel sistema era iniquo, il Paese guasto, ma per combattere la corruzione abbandonammo il sentiero della ragione''. Le musiche di Emanuele Senzacqua e il canto di Simona Braida sottolineano i momenti più drammatici di un testo che, nelle intenzioni dell’autore, 'non vuole far discutere' o alimentare polemiche, ma si propone semplicemente come un esame di coscienza in pubblico». L'audiodramma è prodotto da Sikeliana in tandem con la compagnia Color Teatro.